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18/03/2011 - FLAI

CDL Vittoria. La condizione disumana dell'immigrato

Il grave gesto del giovane che si è dato alle fiamme in Piazza del Popolo a Vittoria ci deve fare riflette sull’enorme vuoto che c’è attorno a tante persone che vivono  difficoltà e che sono private delle condizioni minime che distinguono l’essere umano dalle bestie; un fatto che pesa sulla coscienza di noi tutti soprattutto  di quelli che sono impegnati nelle istituzioni, nella politica, nel sindacato , nelle organizzazioni di categorie e la società civile nel suo complesso.

Vittoria vive una crisi che ormai ha toccato i nervi scoperti del suo tessuto sociale provocando dolore e immensa sofferenza diffusa. Una condizione che riguarda i poveri della nostra città che sono immigrati ma anche italiani.

L’acuirsi della crisi economica e la disoccupazione crescente ha determinato una situazione sociale di vera emergenza, aggravata dalla disattenzione delle istituzioni, a partire dal Comune e dal settore Servizi Sociali che versano in una situazione di assoluta disorganizzazione e inadeguatezza.

Le imminenti elezioni amministrative, come purtroppo stiamo vedendo, sono un ulteriore elemento di distrazione  della politica, dell’amministrazione e non solo, dai veri problemi.

Ancora in questa città non esiste la consapevolezza circa la necessità di avviare politiche per l’immigrazione in grado di contrastare l’esclusione sociale e dare risposte ai tanti problemi che affliggono anche l’infanzia e le donne. Sotto il profilo del lavoro aumenta lo sfruttamento, soprattutto degli immigrati impiegati in agricoltura ( circa l’80% dei braccianti ) come conseguenza di una recessione che mette in difficoltà le aziende le quali, incapaci di ridimensionare e rinunciare al benessere consumistico  a cui si è abituati , spesso scaricano i costi della crisi sui lavoratori dipendenti.

Occorre promuovere una moralizzazione del comparto agricolo e una mutamento delle  condizioni dei lavoratori attualmente caratterizzate dallo sfruttamento selvaggio: orari massacranti, paghe da fame (circa € 25,00 al giorno) e casi di sfruttamento sessuale ai danni di donne straniere.

Di fronte a questa situazione emerge con forza tutta la debolezza del sistema sociale e culturale di questa città che vive di ampie sacche di degrado la cui origine viene da lontano, da una mancata attenzione verso i veri processi di sviluppo e di crescita sociale. Occorre uscire da questa selva, cominciare a pensare ad un cambiamento del modo di agire di tutti, a partire dalle istituzioni assieme alle forze sociali ed economiche, per attrezzare questa città di strumenti in grado di dare risposte alle tante situazioni di sofferenza e abbrutimento che sembrano acuirsi anche per effetto di fattori di politica nazionale e di economia internazionale.

La politica e le prossime elezioni amministrative dovrebbero rappresentare l’occasione per un confronto a 360° verso  questa direzione. Diversamente il dibattito diventa solo tifo tra fazioni contrapposte alla conquista del nulla.

 

PEPPE SCIFO

Segretario CDL Vittoria