DETTAGLIO NEWS DAL PROVINCIALE
30/04/2011 - UFFICIO STAMPA

Di Pasquale e Alfano e le infrastrutture. Avola dissente

la mancata autosospensione dal PDL del Sindaco Nello Di Paquale, dopo averla annunciata e promessa non solo ai suoi concittadini ma al comitato ristretto per il raddoppio della Ragusa - Catania e per l’attivazione dell’aeroporto di Comiso, a seguito delle dichiarazioni del Ministro Angelino Alfano che il primo giugno andrà a bussare, una volta confermato nella carica Di Pasquale, alla porta dei ministri competenti con il Sindaco per avere le firme e quindi il pass definito per lo sblocco delle opere, mi lascia francamente perplesso e in qualche passaggio d’opinione anche basito.

Nello Di Pasquale  ha dimostrato, come altri giovani che ricoprono oggi cariche di responsabilità, un approccio decisamente sbagliato non solo nei confronti della politica, del comitato ristretto che sosteniamo, ma anche dei suoi referenti i quali dichiarano, al cospetto di un uditorio plaudente, di intervenire sui colleghi di governo  dopo il 1° giugno a elezione di Di Pasquale avvenuta.

Due brevissime riflessioni. L’annuncio ha il sapore di un promessa, di natura elettorale anche questa volta, che va ad arricchire il tragico componimento di migliaia di altre che hanno sancito la dipendenza assoluta di questo territorio nei confronti dei maggiorenti di partito e delle istituzioni che decidono con tutte le conseguenze che la comunità iblea ( lavoratori e disoccupati in primis) e il comitato ristretto,  stanno subendo e sulle quali si sta decisamente reagendo.

 Nello Di Pasquale ha operato una scelta di campo: rinunciando ad un’opzione certamente forte come l’autosospensione dal PDL ha nei fatti abbandonato la battaglia per conto dei suoi concittadini atteso che attenderà prima l’elezione a Sindaco e poi andrà a bussare alla porta di Tremonti accompagnato da Angelino Alfano.

Ritengo, molto sommessamente, che sia l’autosospensione che il ritiro di questa siano entrambe oggetto di uno spot elettorale calibrato a seconda dei momenti e dei contesti per tirar consenso sia da una parte che dall’altra.

Detto questo, la CGIL si chiede ? Ma come mai il Sindaco di Ragusa, se vuole veramente sostenere una battaglia civile e di consenso a favore delle infrastrutture in questo territorio, non partecipa all’iniziativa promossa dal comitato tecnico per il 18 maggio a Roma e perorare la causa di sviluppo e di crescita non solo dei cittadini di Ragusa ma di tutta la provincia ? Tranne che il candidato del PDL non dichiari, e sarebbe un atto di onestà intellettuale, che  è una strada sbagliata e preferisce percorrere quella del referente testimonial ministro.