La proposta di un sit in davanti alla Prefettura martedì 6 settembre alle ore 9,30 come momento dimostrativo dello sciopero generale di otto ore indetto dalla CGIL contro la manovra del governo.

Questo è quanto deciso, questo pomeriggio, al termine della riunione del parlamentino della CGIL, affollato e molto partecipato da esponenti di associazioni degli studenti, di Libera, di semplici cittadini.

La relazione introduttiva è stata svolta dal segretario generale della CGIL di Ragusa, Giovanni Avola, il quale ha evidenziato le iniquità di una manovra che, come al solito, mette le mani in tasca ai soliti noti condannando il Paese alla recessione economica e al declino civile. Per questa ragione la CGIL protesta partendo dal ripristino delle festività civili del 25 aprile, del primo maggio e della festa della Repubblica e da una piattaforma alternativa che prevede tra l'altro: un piano strutturale di lotta all'evasione fiscale e contributiva; un'imposta straordinaria sui grandi immobili e una ordinaria sulle grandi ricchezze, la tutela dei diritti dei disabili, il dimezzamento del numero dei parlamentari e la riorganizzazione davvero federale di tutte le istituzioni, la riqualificazione dei servizi pubblici e la valorizzazione del patrimonio pubblico.

“Ho registrato una grande e partecipata riunione del direttivo,commenta Giovanni Avola, alla quale hanno partecipato con nostro grande piacere anche esponenti di altre organizzazioni della società civile. Questo dimostra non solo la giustezza delle nostre posizioni ma il fatto che questa manovra è fortemente ingiusta e i cittadini sapranno dare una risposta adeguata. Condanniamo l'atteggiamento del Governo che non ha tenuto in considerazione le nostre proposte che si muovono nella direzione dell'equità e della trasparenza degli atteggiamenti.”