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22/09/2011 - FP | ||
Precari Asp 7. Riprende l'agitazione |
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Riprende lo stato di agitazione il personale precario a tempo determinato (ausiliari, operai e cuochi), dell’ ASP di Ragusa interessato a transitare nella Multiservizi Sicilia e senza che al momento si sia programmato l’incontro da tempo atteso. In assenza di un atto concreto utile a definire la questione, a partire dalla prossima settimana i lavoratori avvieranno iniziative di protesta anche clamorose. E’ quanto scrive in una nota inviata al Presidente della Regione, Lombardo, all’Assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, al Direttore Generale dell’Asp Ettore Gilotta e al Prefetto di Ragusa Cagliostro, il responsabile del dipartimento sanità della F.P. CGIL di Ragusa, Angelo Tabbì. Tale situazione genera risvolti sociali delicati e a rschio ed è per tale ragione che F.P. CGIL chiede al Prefetto di Ragusa un suo intervento nei confronti delle istituzioni interessate e un incontro, con la presenza di una delegazione di lavoratori, in tempi utili, per meglio illustrare la situazione. “Da giorni, siamo in attesa che il previsto incontro tra task force regionale ASP di Ragusa e OO SS per il passaggio alla Multiservizi Sicilia si concretizzi e da parte nostra vogliamo confidare che ciò avvenga al più presto, dichiara Angelo Tabbì responsabile del comparto sanità della F:P.,. Ma sempre più diventa impellente che i lavoratori non chiamati nel 2011 vengano assunti entro il primo di Ottobre, pena la perdita anche della disoccupazione. Siamo stati sempre rassicurati che in attesa di un accordo definitivo, veniva garantito a tutti un turno di lavoro l’anno. Ad oggi circa 100 lavoratori risultano non essere stati chiamati, il Direttore Generale che aveva dato la sua disponibilità ad assumere questi lavoratori previa l’autorizzazione regionale, non da notizie, cosa aspettano le istituzioni regionali a dare direttive?” I lavoratori e le loro famiglie hanno confidato su quanto promesso nell’ultimo incontro palermitano alla presenza del Presidente Lombardo, ma col passare dei giorni sono sempre più preoccupati, anche perché trovare un lavoro altrove è divenuto un miraggio.
L’Ufficio Stampa |