DETTAGLIO NEWS DAL PROVINCIALE |
22/02/2012 - UFFICIO STAMPA | ||
Chiusi gli ambulatori dei migranti. Fatto grave |
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CHIUSURA AMBULATORI PER MIGRANTI DICHIARAZIONE CONGIUNTA di GIOVANNI AVOLA, segretario generale CGIL Ragusa e GIUSEPPE SCIFO, responsabile Dipartimento Immigrazione CGIL Ragusa
Da modello positivo a esempio negativo in Sicilia: così l'ASP di Ragusa potrebbe definirsi all'indomani della chiusura dei cinque ambulatori per migranti cosiddetti irregolari.
É un fatto grave che va non taciuto ma fortemente stigmatizzato. Si tratta altresì di un atto inqualificabile che annulla funzioni e servizi fondamentali per l'accoglienza e la condizione medico-sanitaria di cui necessitano coloro i quali hanno la “colpa” di essere tacciati come clandestini piuttosto che persone con dignità e diritti.
Ancora una volta, per giustificare tagli e smantellamento di servizi socio-sanitari essenziali per il territorio, i vertici ASP si trincerano dietro cavilli burocratici con l'intento ragionieristico di far quadrare i conti in bilancio mentre continuano prebende, sperperi e privilegi.
Tutto ciò è inammissibile, specie per una realtà come quella ragusana che della politica dell'inclusione e dell'accoglienza ne ha sempre fatto un punto di forza e non già di debolezza.
Non siamo stati e non siamo disposti a rimanere in silenzio per tutto ciò che si consuma contro il diritto costituzionale alla tutela della salute specie per i soggetti più bisognosi e indifesi, quali certamente i migranti sono.
Per queste ragioni chiediamo con forza che in tempi celeri l'ASP di Ragusa, in sinergia con i vari Enti preposti, si attivi con azioni amministrative efficaci e virtuose tra cui la (riattivazione delle convenzioni a progetto con i medici di madre lingua) affinché si ripristini il servizio ambulatoriale di assistenza sanitaria ai migranti in tutto il territorio provinciale.
Ragusa 22 febbraio 2012 Giovanni Avola Giuseppe Scifo |