Un documento politico programmatico sulla sanità pubblica in provincia di Ragusa è stato oggetto stamani di un confronto che si è tenuto all’'Asp di Ragusa presenti il Dr. Pasquale Granata, Direttore Sanitario e la D.ssa Maria Sigona,Direttore Amministrativo,Giovanni Avola, segretario generale della CGIL di Ragusa e Roberta Malavasi,segretaria generale dello Spi CGIL presenti Salvatore Rando e Michele Giavatto, del comparto sanità della FP CGIL di Ragusa.
I dirigenti del sindacato hanno illustrato, il documento evidenziando tutte le problematiche connesse con le criticità vecchie e nuove ottenendo l'attenzione dei dirigenti dell'Asp sui punti principali, che riguardano le carenze soprattutto nel Distretto di Modica. Sono state riconosciute dagli stessi dirigenti dell'Asp si registrano delle criticità, e che si sta lavorando per superarle.
Questo è il testo del documento di sintesi predisposto dalla CGIL di Ragusa:
Il piano di riordino della sanità siciliana, sancito con la legge regionale 5/2009, non ha prodotto gli effetti sperati e nessun miglioramento d’efficienza e di qualità dei servizi negli ospedali.
Al contrario, si è registrato un peggioramento continuo nei servizi ambulatoriali, che i cittadini quotidianamente vivono sulla loro pelle: lunghe liste di attesa, che si è provato a ridurre con risorse aggiuntive messe a disposizione dal personale tagliando una quota del fondo incentivante, e la cronica insufficienza di personale nel garantire i servizi, specie quelli relativi alla prevenzione: Mammografie, Endoscopie, RMN, affidati quasi esclusivamente al privato.
L’inadeguatezza delle strutture informatiche e dell’apparato burocratico-amministrativo sui tempi delle forniture e degli appalti rendono sempre più difficile la funzionalità di tutto il sistema sanitario ibleo.
Questo è quanto succede all'ASP di Ragusa, dove, tra l'altro, in violazione della medesima legge, si continua ad esternalizzare i servizi di pulizia (con scarsi controlli sull'operato delle ditte appaltatrici), penalizzando le diverse tipologie di precariato (partimisti e trimestrali) che da anni operano all'interno della struttura;
la scrivente O.S., con la presente, denuncia una miriade di criticità assolutamente intollerabili nella sanità iblea ed in modo particolare all'Ospedale Maggiore di Modica e ancora una volta dichiara la propria disponibilità a collaborare con l'Amministrazione nell'interesse supremo dei cittadini utenti.
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Attivitàintra-moenia: occorre un maggiore e rigoroso controllo dopo il clamoroso caso Civello e gli intrecci tra studi privati all'interno dei quali opera lo stesso personale medico;
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Insufficienza Posti letto in alcuni reparti quali Geriatria, Medicina, e nei Day Hospital dei vari reparti: occorre trovare soluzioni per evitare i continui ricoveri fuori reparto che causano un grave rischio clinico per i pazienti;
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Farmaciaterritoriale ed ospedaliera: di fatto, è stata smantellata, e l’approvvigionamento dei farmaci, spesso, non arriva agli ospedali, oltre al disagio nella consegna dei prodotti agli utenti;
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Distretto Sanitario di Modica:il servizio del centro malattie sociali non è garantito a tempo pieno, perché il medico proveniente dal Busacca di Scicli deve anche assicurare turni di guardia nella divisione dello stesso presidio. Il servizio ha registrato una riduzione dell' attività del 50%. Inoltre si registrano notevoli ritardi e si formano lunghe liste di attesa nella consegna dei presidi sanitari (protesi, sedie a rotelle ecc.) dovuti alla mancanza di fondi.
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Struttura Complessa di Neurologia: èpresente all’Ospedale Guzzardi di Vittoria, e si attende l’apertura di una struttura di Stroke – Unit per l’emergenza ictus;
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Struttura di Gastroenterologia con 8 posti letto: istituita nel Distretto 1 di Ragusa, nonostante la nomina del primario, non assicura sistematicamente gli esami di ERCP. Poiché dal 1 gennaio la Regione ha interrotto i flussi Z (servizio di ambulanza che accompagnava i pazienti) l'utenza deve provvedere in proprio, recandosi fuori provincia;
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Struttura complessa diMalattie Respiratorie: quale programma ha l’Azienda?
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Attivazione del servizio di medicina endocrinologica;
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Pronto soccorso Ospedale Maggiore: bisogna ristrutturare e ampliare i locali per una più razionale accoglienza e per dare la possibilità di operare il Triage in modo continuativo;
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Nuova ala del Maggiore: sono necessarie opere di manutenzione e pavimentazione del parcheggio, urge il completamento dell'auditorium attraverso un progetto di finanza o comunque con nuovi finanziamenti per renderlo funzionale e fruibile. Inoltre l'interno dell'ala va munito di apposite indicazioni, comprese le strisce colorate nei corridoi;
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Pronto soccorso degli Ospedali di Scicli e Comiso:occorre dotare le strutture di ambulanze medicalizzate e nel contempo procedere alla completa funzionalità dei PTA e dei PPI, oltre ai già previsti interventi relativi ai posti di riabilitazione;
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Ex Ospedale San Martino: dapprima destinato in comodato d’uso al Comune di Modica per la presenza dell’Università, deve essere ridestinato ai servizi sanitari quali il SERT, la casa della salute e altri ambulatori, che attualmente sono dislocati in locali in affitto;
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Chirurgia Ospedale Maggiore: va subito ultimato il concorso per il primario, privilegiando competenze e professionalità, e non tessere di partito o di sindacato;
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Ospedale Maggiore: occorre una struttura semplice di anatomia patologica, utile per la lettura dei vetrini in estemporanea durante un intervento chirurgico, per evitare l'invio del prelievo all'ospedale di Vittoria;
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Presidi Ospedalieri: si deve evitare il ricovero di pazienti in reparti diversi per l'assenza di posti letto, come succede in casi di parametri vitali a rischio vita;
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Sportello Immigrati: va ripristinato questo servizio con la riapertura dei poliambulatori dei comuni di Vittoria, Santa Croce Camerina, Scicli, Ispica ed Acate.
L’Ufficio Stampa