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29/07/2014 - FP | ||
Dare fine alle proroghe nel servizio NU |
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Sulla gestione del servizio NU. Dare fine alle proroghe e applicare la legge regionale Lo stato maggiore del sindacato rivendica l’azione di difesa dei diritti dei lavoratori
Si registrano novità nella prospettiva della F.P. Cgil di Ragusa se il riferimento sono le gestioni RSU dei comuni di Scicli e Ragusa, dove la sigla sindacale è stata posta in discussione per presunte “pressioni” per la riassunzione di operatori ecologici licenziati come è stato sottointeso nelle dichiarazioni del consigliere comunale di Ragusa, Carmelo Ialacqua e del sindaco di Scicli, Franco Susino in due interventi pubblici. La F.P. Cgil dopo avere precisato la propria posizione con due distinte e decise note di stampa, ha inteso stamani convocare i giornalisti per spiegare e mettere un punto fermo su alcune questioni. Aldo Mattisi, segretario generale della F.P. Cgil di Ragusa ha confermato la sua contrarietà al bando per la gestione RSU del Comune di Ragusa, antieconomico e troppo penalizzante per i lavoratori, tant’è che non ha avuto esito alcuno. Ma anche stigmatizzato il ricorso alle proroghe che favoriscono infiltrazioni dubbie e non garantiscono i salari agli operatori. A Scicli, come a Ragusa non si è effettuata alcuna pressione, ha tenuto a precisare, che non può confondersi con l’impegno del sindacato nel tentativo di riassumere persone licenziate o difendere diritti lesi. “Dei quattro operatori difesi dalla Cgil, dichiara Aldo Mattisi, uno solo si trova in stato di custodia cautelare, ma è del tutto evidente che mai la Cgil coprirà o supporterà illegalità legate ad un reddito non dovuto, che va restituito, o a prassi burocratiche illecite. Registra che quando c’è da fare una battaglia per gli stipendi e l’occupazione contro la Regione siciliana occupando anche gli assessorati, i sindaci sono al fianco dei sindacato e definiscono questa una lotta sindacale, quando i sindacati attaccano i rappresentanti degli enti locali per le stesse motivazioni, le battaglie vengono derubricate in pressioni clientelari. E così non va bene”. E sulla vicenda Scicli si è soffermato il segretario generale della Cgil di Ragusa, Giovanni Avola: “Valuto che non sia garantita la legalità in molte vicende che hanno caratterizzato la gestione RSU di quella città. Al danno provocato per assunzioni fatte nel passato non si è registrata, adesso, una denuncia alla magistratura contabile per i danni erariali all’Ente né mi risultano indagini amministrative interne che facciano piena luce su quanto accaduto. Malgrado questo sparano sulla Cgil che è come sparare sulla Croce Rossa. Questo atteggiamento devo dire è un novità nel panorama politica di questa provincia. Consiglieri che non hanno più un partito cercano spazi di autoreferenzialità per conquistarsi un titolo dichiarando la qualunque. Ho già chiesto un incontro con il Prefetto di Ragusa, Vardè, per affrontare questo tema che rischia di incrinare i rapporti tra sindacato e istituzioni politiche. Sottolineo che le proroghe dei servizi di gestione delle RSU sono pericolose ed è per tale ragione che peroriamo la causa degli appalti a lunga scadenza. Il quadro provinciale è disarmante. Solo il Comune di Vittoria, dei dodici comuni della provincia, non ha necessità di fare proroghe del servizio in quanto dotato di un appalto pluriennale”. Giovanni Lattuca, segretario provincia della Fp Cgil di Ragusa ha poi illustrato nel dettaglio alcuni aspetti legati alla lotta compiuta dal comparto per difendere diritti lesi o i licenziamenti assurdi in quanto decisi tra il passaggio di un’azienda ad un’altra senza tener conto delle dovute tutele. Più dura l’analisi di Michele Palazzotto, segretario generale della F.P. Cgil Sicilia il quale di aver chiesto all’assessore regionale all’Ambiente, Maria Rita Sgarlata, un incontro per affrontare i casi Scicli e Ragusa. “Ho rivendicato l’applicazione della legge 9, sostiene Palazzotto, e l’accordo sottoscritto con l’assessore Marino, il 6 agosto dello scorso anno, per la tutela dei posti di lavoro nei servizi ambientali:13.600 operatori ecologici. I comuni devono dotarsi degli ARO, ovvero dei piani di intervento dell’ambito di raccolta ottimale, e applicare il bando tipo predisposto dall’assessorato che è un ottimo strumento per evitare le infiltrazioni mafiose. Chiederò per Scicli e Ragusa l’invio di commissari straordinari per verificare del perché non sono stati attivati gli strumenti previsti dalla legge”.
L’Ufficio Stampa |