Già dal movimento dei Fasci Siciliani di fine ottocento nel comprensorio di Ragusa si assiste ad una intensa attività che coinvolge braccianti di tutti i comuni. Ancora prima , durante il periodo del mutualismo operaio, il territorio vede sorgere le prime leghe di miglioramento; a Vittoria nel maggio 1901 nasce la prima lega seguita da Comiso e Ragusa. Successivamente sorgono le leghe di Scicli, Spaccaforno, Monterosso e Giarratana dove nel 1902 si verificano gravissimi fatti di sangue per mano della repressione organizzata dalla classe padronale in tutta Italia. Assieme alle prime Leghe nascono le prime sezioni socialiste e già in diverse parti le prime Camere del Lavoro. In tutto il territorio nazionale si registra una forte attività di costituzione e organizzazione dei lavoratori riuniti nelle leghe e nelle Camere del Lavoro che portano alla nascita nel 1906 della Confeferazione Generale del Lavoro ( CGdL).
Nel primo dopoguerra si costituiscono le Camere del Lavoro nei comuni di Modica, Vittoria, Ragusa e Santa Croce articolate in Leghe dei Contadini, degli Scappelini,dell’Arte Bianca e dei Calzolai. Nascono le prime lotte dei lavoratori per le otto ore , l’occupazione delle terre incolte e delle miniere. Questa intensa attività che vede interessato tutto il comprensorio ibleo spinge la classe dominante a finanziare e organizzare la repressione fascista contro i lavoratori. Tra il 1921 e il ‘22 la repressione violenta con fatti di sangue scatta a Vittoria, Comiso, Ragusa e Modica, e si conclude il primo maggio del 1922 con la distruzione della Camera del Lavoro di Vittoria. I capi del fascismo locale Pennavaria e Pace, assieme alle grandi famiglie borghesi, seguirono nell’opera di distruzione di tutte le leghe dei lavoratori e la cacciata degli amministratori locali socialisti legittimamente eletti. Durante il fascismo continua l’attività clandestina, soprattutto in termini di stampa e propaganda contro il regime, e immancabilmente continua la repressione con gli arresti e il confino nei confronti degli oppositori già dirigenti e militanti delle organizzazioni dei lavoratori, del movimento socialista, comunista e anarchico.
Nel 1944 dopo lo sbarco degli americani viene emanato l’ordine generale <> dei lavoratori. Inizia così la ricostruzione delle prime leghe e delle Camere del Lavoro, la prima nasce a Modica (febbraio 1944) seguita da Ragusa (aprile 1944) organizzata già dall’inizio come Camera Confederale Provinciale. Seguì la ricostituzione delle leghe e delle Camere del Lavoro in tutti gli altri comuni della provincia, mentre a livello nazionale si lavora alla costituzione del Sindacato unitario formato dalle tre componenti che avevano dato vita al movimento di lotta contro il fascismo e fatto la Resitenza: Comunisti, Socialisti e Demovratici Cristiani, rappresentati rispettivamente da Di Vittorio, Buozzi e Grandi.
L’attività della CGIL sul territorio continua intensa con le lotte dei contadini, dei braccianti e degli operai dell’industria e delle miniere.
Nel 1947 a marzo si svolse il 1° congresso della Camera Confederale del Lavoro dove venne decisa l’istituzione di tre Camere del Lavoro mandamentali con sede a Modica, Vittoria e Ragusa e venivano presentate le finalità dell’INCA.
Con la Vittoria della Repubblica inizia la ricostruzione dell’Italia democratica e la proclamazione di una carta fondamentale , la Costituzione che mette al centro della scala dei valori il lavoro come strumento di crescita sociale e collettiva e riconosce ai lavoratori il diritto di libertà sindacale. Principi che negli anni a seguire devono trovare una concretizzazione e per questo sono servite lotte di tutti i lavoratori, operai, bracciati, edili, impiegati e intellettuali,tutti uniti dallo stesso principio di solidarietà contro ogni forma di corporativismo. Questo principio di unità di tutti i lavoratori si realizza e si afferma attraverso l’elemento della confederalità, unico caso al mondo di modello organizzativo del sindacato dei lavoratori.